È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Canti di
Lode e
Adorazione
(clicca nella foto)
  
La Vita di Cristo non è racchiusa in un pensare. E se invece di un pensiero tu portassi la Vita?
Canti di
Lode e
Adorazione2
(clicca nella foto)
  
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Domenico34 – Alcuni imperativi della Bibbia – Capitolo 11. Ciò che conta: L’osservanza dei comandamenti di Dio

Ultimo Aggiornamento: 13/03/2011 13:42
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 1.112
Età: 90
Sesso: Maschile
12/03/2011 02:36


Capitolo 11




CIÒ CHE CONTA: L’OSSERVANZA DEI COMANDAMENTI DI DIO




La circoncisione non conta nulla, e l’incirconcisione non conta nulla; ma ciò che conta è l’osservanza dei comandamenti di Dio (1 Corinzi 7:19).

L’affermazione di Paolo si trova in un contesto in cui si parla dello stato in cui si trova una persona, quando viene chiamata da Dio alla conversione e all’accettazione della fede in Cristo. Se l’apostolo fa riferimento a due distinte categorie d'individui, cioè quelli che sono circoncisi e quelli che sono incirconcisi, non lo fa per mettere in risalto l’ebraismo, da una parte, che pratica la circoncisione e i pagani, dall’altra, che la escludono; lo fa principalmente in vista di quello che succede in pratica, quando le persone devono fare una decisione se accettare o no il ravvedimento e la fede in Cristo.

Si sa che la circoncisione, è di origine divina, in quanto è stato Dio stesso ad istituirla, e, se gli ebrei la praticavano, lo facevano essenzialmente in obbedienza con quello che Dio aveva comandato ad Abramo. Ecco le parole del comando:

Poi Dio disse ad Abraamo: «Quanto a te, tu osserverai il mio patto: tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione.
Questo è il mio patto che voi osserverete, patto fra me e voi e la tua discendenza dopo di te: ogni maschio tra di voi sia circonciso.
Sarete circoncisi; questo sarà un segno del patto fra me e voi.
All’età di otto giorni, ogni maschio sarà circonciso tra di voi, di generazione in generazione: tanto quello nato in casa, quanto quello comprato con denaro da qualunque straniero e che non sia della tua discendenza.
Quello nato in casa tua e quello comprato con denaro dovrà essere circonciso; il mio patto nella vostra carne sarà un patto perenne.
L’incirconciso, il maschio che non sarà stato circonciso nella carne del suo prepuzio, sarà tolto via dalla sua gente: egli avrà violato il mio patto»
(Genesi 17: 9-14).

Oltre a tenere presente la situazione per valutare giustamente la portata dell’affermazione dell’apostolo Paolo intorno alla circoncisione, bisogna anche considerare un altro aspetto della questione, e cioè che di tutti gli scrittori del Nuovo Testamento, solo Paolo tratta l’argomento della circoncisione come rito, mentre gli altri due autori, cioè Giovanni, nell'evangelo e Luca negli Atti, lo fanno solamente per ricordare quello che facevano gli Ebrei. Se si tiene in debito conto quest'elemento statistico, si può meglio approfondire l’affermazione dell’apostolo e cercare nello stesso tempo di comprendere perché Paolo si espresse in quei termini.

Per un Giudeo, scrupoloso nell’osservare il rito della circoncisione, sentirsi sostenere che la circoncisione non conta nulla, e, addirittura metterla sullo stesso piano dell’incirconcisione, cioè che non conta nulla, non è certamente un modo di parlare accettabile. Se quello che Paolo scrisse ai Corinzi, l’avesse indirizzato ai Giudei convertiti al cristianesimo, sicuramente sarebbe stato respinto, e, l’apostolo, sarebbe stato tacciato come un traditore, come un trasgressore del comando divino. Di questa posizione, abbiamo un classico esempio e una chiara conferma, se si considera obbiettivamente l’argomento che venne trattato alla prima Assemblea Generale, che si tenne a Gerusalemme, secondo quanto riferisce Luca in Atti 15.

Si sa, infatti, che in quella sede, tra i giudei-cristiani, c’erano quelli che sostenevano l’obbligo di imporre ai gentili l’osservanza della legge di Mosè con il rito della circoncisione, per essere salvati (Atti 15:1). Davanti ad una posizione di questo genere, che investiva in pieno la salvezza, e capovolgeva il fondamento della fede in Cristo, giustamente Paolo, in modo particolare, si oppose fermamente, facendo rilevare che la salvezza non aveva le sue radici nell’osservanza di un rito, quale era la circoncisione, ma nella fede in Cristo Gesù. La stessa posizione assunse Pietro nel suo intervento davanti all’Assemblea Generale, quando affermò:

…essendone nata una vivace discussione, Pietro si alzò in piedi e disse: «Fratelli, voi sapete che dall’inizio Dio scelse tra voi me, affinché dalla mia bocca gli stranieri udissero la Parola del vangelo e credessero.
E Dio, che conosce i cuori, rese testimonianza in loro favore, dando lo Spirito Santo a loro, come a noi;
e non fece alcuna discriminazione fra noi e loro, purificando i loro cuori mediante la fede.
Or dunque perché tentate Dio mettendo sul collo dei discepoli un giogo che né i padri nostri né noi siamo stati in grado di portare?
In realtà, sappiamo che noi siamo salvati per mezzo della grazia del Signor Gesù Cristo, esattamente come loro
(Atti 15:7-11). (La Bibbia in lingua corrente)

Se si passano in rassegna i vari passaggi dell’epistolario paolino, in cui si tratta specificatamente l’argomento della circoncisione, si può conoscere quello che l’apostolo insegnava a tal proposito e quale era la sua posizione in merito a questo rito.

Se l’incirconciso osserva le prescrizioni della legge, la sua incirconcisione non sarà considerata come circoncisione?
Così colui che è per natura incirconciso, se adempie la legge, giudicherà te, che con la lettera e la circoncisione sei un trasgressore della legge.
Giudeo, infatti, non è colui che è tale all’esterno; e la circoncisione non è quell'esterna, nella carne;
ma Giudeo è colui che lo è interiormente; e la circoncisione è quella del cuore, nello spirito, non nella lettera; di un tale Giudeo la lode proviene non dagli uomini, ma da Dio
(Romani 2:26-29).

Questo passaggio mette chiaramente in evidenza la valutazione che Paolo faceva della circoncisione, e nello stesso tempo delinea il pensiero dell’apostolo, per ciò che riguardava il suo valore.

Infatti, in Cristo Gesù non ha valore né la circoncisione né l’incirconcisione; quello che vale è la fede che opera per mezzo dell’amore.
Quanto a me, fratelli, se io predico ancora la circoncisione, perché sono ancora perseguitato? Lo scandalo della croce sarebbe allora tolto via
(Galati 5:6,11).

È importante notare che se Paolo in questa sua epistola parla della circoncisione e usa termini abbastanza precisi da mettere in risalto il “valore” di una cosa, lo fa essenzialmente consapevole dell’insinuazione che era penetrata nella comunità dei Galati, di quella tendenza di alcuni Giudei-cristiani che sostenevano l’obbligo di osservare la legge di Mosè e il rito della circoncisione. Davanti ad una simile minaccia, l’apostolo ci tiene ad affermare che quello che conta ed ha valore davanti a Dio, ai fini della salvezza, non è l’osservanza del rito della circoncisione secondo la legge di Mosè, ma la fede in Cristo che opera per mezzo dell’amore.

In lui siete anche stati circoncisi di una circoncisione non fatta da mano d’uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne (Colossesi 2:11).

In questo passaggio, oltre a ribadire quello che Paolo aveva detto ai Romani e ai Galati, specifica e chiarisce un particolare che sfuggiva ai Giudei-cristiani, cioè che la vera circoncisione, non è quella fatta dalla mano dell’uomo, ma quella di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne. Man mano che l’apostolo ne parla, non solo chiarisce meglio la sua posizione in merito, ma fornisce anche il senso spirituale che bisogna dare alla circoncisione.

Qui non c’è Greco o Giudeo, circoncisione o incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo è tutto e in tutti (Colossesi 3:11).

Si continuerà il prossimo giorno...
OFFLINE
Post: 1.112
Età: 90
Sesso: Maschile
13/03/2011 13:42

Perché Paolo concepisce la circoncisione nella maniera come la descrive nelle sue epistole

Pur affermando che l’evangelo che Paolo predica tra i gentili, non è un evangelo ricevuto e imparato da un uomo:

Vi dichiaro, fratelli, che il vangelo da me annunziato non è opera d’uomo;
perché io stesso non l’ho ricevuto né l’ho imparato da un uomo, ma l’ho ricevuto per rivelazione di Gesù Cristo
(Galati 1:11-12),

non si può dire lo stesso per quanto riguarda la spiegazione che l’apostolo dà della circoncisione. Però, tenendo presente la vasta conoscenza che Paolo ha delle Scritture, cioè gli scritti dell’A.T., non possiamo pensare che egli non conosca i testi del (Deuteronomio 10:16) e (Geremia 4:4) o che questi passaggi non avranno avuto nessun'influenza nella sua vita, per fargli comprendere come doveva essere guardata la circoncisione e quale senso darle.

Il testo del Deuteronomio dice:
Circoncidete dunque il vostro cuore e non indurite più il vostro collo, e quello di Geremia, Circoncidetevi per il SIGNORE, circoncidete i vostri cuori, uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme, affinché il mio furore non scoppi come un fuoco, e non s’infiammi al punto che nessuno possa spegnerlo, a causa della malvagità delle vostre azioni!».

Alla luce della rivelazione divina che l’apostolo aveva ricevuto da Gesù Cristo intorno all’evangelo, i due testi summenzionati, con ogni probabilità, saranno stati messi a confronto con il vangelo. Il fatto, poi, che Paolo adoperi le stesse parole del Deuteronomio e di Geremia, ciò rappresenta, a nostro avviso, un buon indizio, circa la convinzione prodotta nella vita dell’apostolo, per fargli valutare la circoncisione nella maniera come lui la descrive nelle sue epistole.

L’elemento nuovo che Paolo aggiunge in tutta l’esposizione della circoncisione, consiste nella specificazione che ha fatto, cioè: Lo spogliamento del corpo della carne. Valutato l’argomento in questo contesto, si può comprendere la portata teologica che riveste l’argomentazione che l’apostolo fa intorno alla circoncisione.

Quel che conta, cioè quel che ha valore

Chiariti i concetti che Paolo ha espresso intorno alla circoncisione, resta da considerare l’importanza di osservare i comandamenti di Dio, visto ciò che conta, soprattutto davanti a Dio. Quali sono questi comandamenti, l’apostolo non li specifica. Anche se sono gli stessi di quelli che Gesù indicò al giovane ricco (Marco 10:19), sono sempre comandamenti di Dio, e come tali, non li devono osservare solamente di Giudei, ma li devono mettere in pratica anche i cristiani.

Se poi pensiamo a quello che Paolo scrisse ai Corinzi, circa l’ordine del culto:
Che dunque, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o un’interpretazione, si faccia ogni cosa per l’edificazione.
Se c’è chi parla in altra lingua, siano due o tre al massimo a farlo, e l’uno dopo l’altro, e qualcuno interpreti.
Se non vi è chi interpreti, tacciano nell’assemblea e parlino a sé stessi e a Dio.
Anche i profeti parlino in due o tre e gli altri giudichino;
se una rivelazione è data a uno di quelli che stanno seduti, il precedente taccia.
Infatti tutti potete profetare a uno a uno, perché tutti imparino e tutti siano incoraggiati.
Gli spiriti dei profeti sono sottoposti ai profeti,
perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace.
Come si fa in tutte le chiese dei santi, le donne tacciano nelle assemblee, perché non è loro permesso di parlare; stiano sottomesse, come dice anche la legge.
Se vogliono imparare qualcosa, interroghino i loro mariti a casa; perché è vergognoso per una donna parlare in assemblea.
La parola di Dio è forse proceduta da voi? O è forse pervenuta a voi soli?
Se qualcuno pensa di essere profeta o spirituale, riconosca che le cose che io vi scrivo sono comandamenti del Signore.
E se qualcuno lo vuole ignorare, lo ignori.
Pertanto, fratelli, desiderate il profetare, e non impedite il parlare in altre lingue;
ma ogni cosa sia fatta con dignità e con ordine
(1 Corinzi 14:26-40).

Si comprende subito che i comandamenti di Dio, non sono solamente quelli che elenca il decalogo, ma anche quelli che l’apostolo insegna intorno al culto che si offre al Signore.

Ignorare questi comandamenti con il pretesto che quello che Paolo scrisse ai Corinzi era solo per loro e per quei tempi, significa fare poco stima dell’insegnamento apostolico e scegliere un modo di procedere secondo i nostri gusti, adattando tutto con l’evoluzione dei tempi. Infine, se quello che l’apostolo scrisse, erano comandamenti del Signore, giustamente Paolo chiama in causa quelli che si considerano profeti, o spirituali, cioè persone ispirate, che hanno la comprensione delle cose di Dio, visto che vivono su un piano diverso, rispetto a quelli che non appartengono a questa categoria, per comprendere la giustezza della sua affermazione.

Concepire, pertanto, l’insegnamento della Parola di Dio e comportarsi in maniera diversa, non è certamente ubbidire a Dio e rispettare la Sua Parola, ma rappresenta un segno evidente di sviamento e di allontanamento dalle vie del Signore. In conclusione, i seguenti testi, sono in perfetta coerenza con quello che stiamo dicendo:

«Il SIGNORE gradisce forse gli olocausti e i sacrifici quanto l’ubbidire alla sua voce? No, l’ubbidire è meglio del sacrificio, dare ascolto vale più che il grasso dei montoni (1 Samuele 15:22).
Ma ora il SIGNORE dice: "Lungi da me tale cosa! Poiché io onoro quelli che mi onorano, e quelli che mi disprezzano saranno disprezzati
(1 Samuele 2:30).
Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e io lo amerò e mi manifesterò a lui» (Giovanni 14:21).

PS: Se ci sono domande da fare, fatele liberamente e risponderemo prontamente
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:28. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com