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info. - Il combattimento dei Santi - La mente cap. 1°(di 7) paragrafo 3°(di 3) - la Chiesa - I luoghi celesti

Ultimo Aggiornamento: 30/09/2010 22:14
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30/09/2010 22:14

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Parte I

La mente:
il primo campo di battaglia



Sottomettiti a Dio


Il trabocchetto che Satana usò per causare la caduta di Pietro fu lo stesso peccato di superbia del discepolo. Prima di dare battaglia, occorre riconoscere che certe zone oscure che teniamo nascoste sono proprio le aree dove avverrà la nostra futura sconfitta.

Spesso le battaglie che combattiamo non cessano fino a che non scopriamo l'oscurità che è dentro di noi e non ce ne pentiamo. Se vogliamo essere efficaci nella guerra spirituale, dobbiamo saper discernere la condizione del nostro cuore e camminare umilmente con il nostro signore. "Sottomettiti ...a Dio" deve essere la nostra prima mossa. Poi, mentre resistiamo al diavolo, egli fuggirà (vedi Giacomo 4:7).

La buona notizia, per Pietro e per noi, è che a satana non verrà mai dato il permesso di annientare i santi. Piuttosto, il suo compito si limita a passarli al vaglio "come grano". Vi è del grano in ciascuno di noi. Lo scopo di questo tipo di assalto satanico, che è concesso dalla volontà permissiva di Dio, è di purificare l'anima dall'orgoglio e di produrre una maggiore mitezza e trasparenza nella nostra vita. Può essere un'esperienza sconvolgente, ma Dio la permette a fin di bene. La nostra natura esteriore, "il guscio", deve spezzarsi, 'morire' per facilitare l'irrompere del grano, cioè della natura propria dell'uomo creato di nuovo. Inizialmente sia la pula che il guscio erano necessari poiché ci hanno protetto dall'asprezza degli elementi di questa vita. Ma prima che Dio possa veramente usarci in un modo o nell'altro, dobbiamo passare attraverso un periodo di trebbiatura.

La natura di Pietro, quella simile al guscio, era presuntuosa e superba. I suoi successi iniziali lo avevano reso ambizioso e lo avevano fatto ripiegare su se stesso. Ma Dio non può mai affidare il Suo regno ad una persona che non sia stata prima spezzata nel suo orgoglio poiché quest'ultimo è proprio l'armatura dell'oscurità; perciò, quando satana ha chiesto il permesso di attaccare di Pietro, Gesù disse in realtà: "Tu puoi setacciarlo, ma non puoi annientarlo". La battaglia contro Pietro fu devastante, ma contenuta entro i limiti del piano di Dio, perché essa doveva servire al Suo scopo.

Pietro ignorava l'esistenza di certe zone oscure dentro di lui e proprio questa sua ignoranza lo aveva esposto all'attacco. A ciascuno di noi però il Signore potrebbe chiedere: "Conosci le aree dove sei vulnerabile all'assalto di satana?". Gesù non ci vuole ignorante riguardo alla nostra vulnerabilità. In realtà, quando Egli ci rivela il peccato che è nel nostro cuore, lo fa per poter distruggere l'opera del diavolo. Noi dovremmo riconoscere che la difensiva più efficace che possiamo porre nei confronti del diavolo è quella di mantenere un cuore onesto davanti a Dio.

Quando lo Spirito Santo ci indica, riguardo ad un'area del nostro cuore, la necessità del pentimento, dobbiamo vincere l'istinto di difenderci adducendo delle scuse e zittire il piccolo avvocato che esce da un armadietto nell'oscurità della nostra mente, perorando: "Il mio cliente non è poi così cattivo". Il nostro 'avvocato difensore' ci difenderà fino al giorno in cui moriremo e, se lo ascoltiamo, non solo non vedremo mai ciò che ha sbagliato in noi, ma non affronteremo neppure ciò che bisogna cambiare. I nostri istinti di preservazione devono arrendersi al Signore Gesù, se vogliamo vincere la battaglia, perché solo Cristo è il nostro vero avvocato.

Non possiamo impegnarci in una battaglia spirituale senza far nostro il seguente principio espresso con chiarezza da Giacomo 4:6b : "Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili". Si tratta di un versetto molto importante. Se Dio si oppone al superbo e noi siamo troppo superbi per umiliarci ed ammettere che abbiamo sbagliato, allora Egli si oppone a noi!

Giacomo continua al versetto 7: "Sottomettetevi dunque addio; ma resistete al diavolo e delle fuggirà da voi". Questo versetto e, di per sé, un cardine nel combattimento spirituale. Ma è solo nel contesto del pentimento, dell'umiltà e del possesso continuo di un cuore puro che vedremo satana fuggire da noi. Occorre andare al di là di una vaga sottomissione a Dio per cedere l'area precisa della nostra battaglia personale a Lui. Combattiamo il potere del diavolo, partendo da un cuore sottomesso a Gesù.

In questo libro vi è un principio ricorrente, ed è indispensabile che lo conosciate, lo comprendiate e lo applichiate per la buona riuscita della vostra guerra spirituale. È il seguente: La vittoria incomincia col nome di Gesù sulle labbra, ma non sarà completa fino a quando la natura di Gesù non sarà nel proprio cuore.

È una regola che si applica ad ogni aspetto del nostro combattimento spirituale. Effettivamente a satana sarà concesso di contestare l'area della nostra debolezza, fino a quando non ci renderemo conto che la sola risposta a Dio è quella di diventare simili a Cristo. Quando incominceremo ad appropriarci, non soltanto del nome di Gesù, ma anche della sua natura, l'avversario si ritirerà. satana non continuerà ad assalirci, se le circostanze che egli aveva pianificato per distruggerci adesso operano per perfezionarci!

Il risultato dell'esperienza Di Pietro che, quando Dio lo uso per guarire uno storpio dopo la Pentecoste, un nuovo Pietro umile parlò alla folla che si stava raccogliendo intorno a lui: "Uomini di Israele, perché vi meravigliate di questo? Perché fissate gli occhi su di noi, come se per la nostra propria potenza o pietà avessimo fatto camminare quest'uomo?" (Atti 3:12) La vittoria di Pietro sul suo orgoglio e sul diavolo incominciò col nome di Gesù sulle labbra e fu ottenuta per mezzo della natura di Gesù nel suo cuore. In Pietro l'oscurità fu sostituita dalla luce, l'orgoglio da Cristo Stesso.

Domande


1) Parlando di "zone oscure"; come è possibile tenerle nascoste? una volta consapevoli di ciò che non và cos'è che ce la fà "tenere nascoste"?
2) Anche se "confessate" perchè rimangono? perchè la confessione è stata di mente piuttosto che di cuore? c'è differenza tra le due confessioni?
3) E' così difficile vincere
"I nostri istinti di preservazione che devono arrendersi al Signore Gesù,.."? (arresa che tra l'altro serve se vogliamo vincere la battaglia)?
4)"Dio resiste ai superbi". Cosa puoi dire della "superbia".
5) Sottomettersi a Dio equivale a "morire"?
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