Canti di
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La Vita di Cristo non è racchiusa in un pensare. E se invece di un pensiero tu portassi la Vita?
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Domenico34 Matteo 28:19 BATTEZZANDOLI, NEL NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO

Ultimo Aggiornamento: 23/09/2010 17:47
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20/09/2010 21:07

Caro Eliseo, credo sia bene raccogliere i pensieri, altrimenti si finisce per dire o far dire ciò che non si vorrebbe.
Credo che sia legittimo chiederti una risposta obiettiva. Se una persona fa qualche cosa in nome tuo ma tu non l'hai autorizzata, quello che ha fatto è valido? Credo che la risposta sia esaustiva con i due soli monosillabi, si o no.
Poi tu parli di un pio fratello che evangelizza il suo vicino di casa e qusto accetta Gesù e vuole essere battezzato, dimenticando che pio non vuol dire onesto o semplicemente religioso, ma significa prima di tutto che ha il vero timore di Dio. Essendo evangelizzato da un pio ritengo che abbia ricevuto la parola di Dio se crede e quindi può ricevere il battesimo per la sua fede, poco importa chi lo farà materialmente perchè l'ubbidienza comincia di dentro.
Diverso è praticare il battesimo la dove la parola non è stata ricevuta da un messaggero di Dio ma amministrata dal ministro di turno. Credo che se mescoliamo le cose senza discernere perdiamo il nostro tempo.
Tu dici di non aver mai letto nelle scritture ciò che andiamo dicendo; io credo anche che spesso le scritture siano lette con pregiudizio, cioè avendo la testa piena di tante dottrine cosidette piane, dove la verità è mescolata a tanta superficialità.
Se puoi e vuoi leggere la riflessione sul ricevere un profeta in nome di profeta su Temi vari, leggerai anche che anche i demoni parlano del figlio dell'Altissimo ma rinnegano la sua umanità. Chiunque dica anche una verità ma rigetta la dottrina di Cristo Gesù è bugiardo.
La semplificazione è spesso indice di superficalità, perchè non si vuole entrare nel merito.
Credo e spero aver risposto alle tue osservazioni, ma se non è ancora chiaro ti prego fammelo sapere.

.....e cammineremo col Signore.......
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20/09/2010 21:34

Pace Salvo, solo per sapere, come leggi il seguente passo (specialmente il grassetto):

Filippesi 1:15-18 "Vero è che alcuni predicano Cristo anche per invidia e per contenzione; ma ce ne sono anche altri che lo predicano di buon animo. 16 Questi lo fanno per amore, sapendo che sono incaricato della difesa del Vangelo; 17 ma quelli annunziano Cristo con spirito di parte, non sinceramente, credendo cagionarmi afflizione nelle mie catene. 18 Che importa? Comunque sia, o per pretesto o in sincerità, Cristo è annunziato; e io di questo mi rallegro, e mi rallegrerò ancora,"

a me sembra che a Paolo la cosa non lo preoccupasse, anzi, si rallegra; ora, non sò come questi che lo facevano con uno "spirito di parte" potessero credere di cagionarli afflizione, forse perchè pensavano che Paolo potesse essere invidioso? non lo sò, ma sicuramente non sapevano che Paolo "era morto e non era più lui che viveva", ma credo anche che non sapevano un'altra cosa, e cioè che "l'Evangelo è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede" cosa che invece sapeva Paolo molto bene e che per questo si rallegra per la sua diffusione, nonostante il modo con cui veniva divulgato.
[Modificato da Info. 21/09/2010 01:08]
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20/09/2010 23:52

Re:
turibolo, 20.09.2010 21:07:


Credo e spero aver risposto alle tue osservazioni, ma se non è ancora chiaro ti prego fammelo sapere.


Pace Salvatore,
ho letto la riflessione che hai postato, e sinceramente la trovo molto interessante e la condivido, come del resto di solito, faccio con le tue riflessioni.
Ma possiamo estendere quel discorso alla questione del battesimo in acqua?

Poi tu parli di un pio fratello che evangelizza il suo vicino di casa e qusto accetta Gesù e vuole essere battezzato, dimenticando che pio non vuol dire onesto o semplicemente religioso, ma significa prima di tutto che ha il vero timore di Dio. Essendo evangelizzato da un pio ritengo che abbia ricevuto la parola di Dio se crede e quindi può ricevere il battesimo per la sua fede, poco importa chi lo farà materialmente perchè l'ubbidienza comincia di dentro.


Ascolta, se io ho specificato "pio", l'ho fatto proprio considerando tutto questo, "temendo" appunto una simile risposta, in fondo.

Gesù mandò pure Giuda, pur sapendo chi era, ad annunciare il Regno di Dio. L'aveva "ricevuta" in sè stesso Giuda, la "Parola di Dio", che adesso è mandato ad annunciarla alle pecore perdute della casa d'Israele?
Aveva "valore" la sua "evangelizzazione"?
Se non aveva "valore" che lo mandò a fare, Gesù?

L'Evangelo è Potenza di Dio, e questo indipendentemente dal "messaggero".
È il "seme", è la Parola che ha vita in sè, come pure dipende dal "terreno" in cui cade, se potrà germogliare oppure no, il "messaggero" è soltanto un tramite "disutile", e non sarà certo in virtù della sua "giustizia", che il Seme della Parola viva nel terreno in cui è caduto, buono o cattivo che sia.

La condizione per ricevere il battesimo, è il credere, e come giustamente hai detto, poco importa chi lo farà materialmente, perchè appunto l'ubbidienza comincia di dentro.

Appunto, comincia! Ma chi lo sa se continuerà, oltre a cominciare?
Lo sa il "pio" fratello? ....lui può solo seminare.
E il seme può cadere può cadere in un terreno fertile, in uno meno fertile, o addirittura su un terreno roccioso.

Comunque sia, non credo sia il caso di continuare...

Magari però se vuoi, puoi chiarirmi cosa intendi con " se crede e quindi può ricevere il battesimo per la sua fede ".


Pace

[Modificato da eliseo. 21/09/2010 00:10]
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22/09/2010 13:13

Caro Eliseo,
se avessi risposto con un "si" o un "no" non avresti avuto ancora bisogno di altro.
In ogni caso, avevo anche detto che la salvezza è sempre e comunque per grazia, e questo indipendentemente da ciò che noi stiamo discutendo.
Volendo ovviamente precisare dobbiamo dire, io credo, come stanno le cose, stando al senso reale delle parole che leggiamo nella bibbia.
Non stiamo dunque parlando della salvezza ma del battesimo nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo e questo compito è stato da Gesù affidato dopo la resurrezione a coloro che lo avevano amato e seguitato fino alla fine e di cui Lui ha testimoniato (Giov. 17).
Il voler pensare ad una istituzione dove tutti quelli che vi aderiscono possono esercitare questo compito, ci corre un abisso. Il compito è stato assegnato da Gesù ai discepoli e non a tutti coloro che gli avevano creduto, pertanto credo che le regole non scritte siano sempre valide.
Poi comunque questo è solo il mio parere e ognuno è liberissimo di farsi battezzare dal primo venuto; esercitare un qualche compito nel Nome di Di Padre dovrebbe riempire di timore chi lo fa.
Non è così purtroppo perchè il primo che arriva si arroga il diritto di essere depositario della verità.
Io credo che una persona sensata non si farebbe curare dal primo venuto, senza prima informarsi se ne ha le capacità. Sta di fatto che usiamo molta più attenzione se si tratta della salute del corpo che di quella dello Spirito.
[Modificato da turibolo 22/09/2010 13:18]
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22/09/2010 13:28

Re:
Info., 20/09/2010 21.34:



Filippesi 1:15-18 "Vero è che alcuni predicano Cristo anche per invidia e per contenzione; ma ce ne sono anche altri che lo predicano di buon animo. 16 Questi lo fanno per amore, sapendo che sono incaricato della difesa del Vangelo; 17 ma quelli annunziano Cristo con spirito di parte, non sinceramente, credendo cagionarmi afflizione nelle mie catene. 18 Che importa? Comunque sia, o per pretesto o in sincerità, Cristo è annunziato; e io di questo mi rallegro, e mi rallegrerò ancora,"


Caro Roberto,
come certamente tu sai già, Iddio si fa servire da tutte le creature; sai anche ad esempio che Elia fu nutrito dai corvi nonostante essi fossero dichiarati animali immondi.
Detto ciò, dovremmo concludere che costoro stanno facendo ciò che Iddio ha loro comandato? Io credo di no. Dovremmo alla luce di quelle parole approvare certi comportamenti pseudo cristiani come buoni? Io dico di no, ma non ho difficoltà a riconoscere che Iddio si usa anche di queste cose. Tutto è utile ma ciò che non è vero è falso, non ci son gradazioni di grigio.
Applaudiresti tu alla santa risata, al santo vomito, alla dottrina della prosperità che è in aperto antagonismo con lo spirito di Cristo? Per non parlare ancora di tanto altro che viene fatto nel Nome di Gesù; una cosa è dire che l'evangelo è comunque annunziato altro è essere suoi ministri.











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23/09/2010 12:57

Re:
turibolo, 22.09.2010 13:13:


Poi comunque questo è solo il mio parere e ognuno è liberissimo di farsi battezzare dal primo venuto; esercitare un qualche compito nel Nome di Di Padre dovrebbe riempire di timore chi lo fa.
Non è così purtroppo perchè il primo che arriva si arroga il diritto di essere depositario della verità.
Io credo che una persona sensata non si farebbe curare dal primo venuto, senza prima informarsi se ne ha le capacità. Sta di fatto che usiamo molta più attenzione se si tratta della salute del corpo che di quella dello Spirito.


Pace caro Salvatore, può darsi che mi sbagli, ma io non credo che comunque, nell'ambito "evangelico", si possa parlare del "primo venuto".

È certo vero che "purtroppo il primo che arriva si arroga il diritto di essere depositario della Verità", ma credo sia altrettanto vero non solo che sarà "responsabile" davanti a Dio, ma pure che quella Parola che "predica", seppure con "arroganza", abbia vita in sè.
Ora, se quel "seme" della Parola germoglia nel cuore di chi l'ascolta, mi sembra chiaro che il primo passo da fare sia il battesimo in acqua. E questo, secondo me, indipendentemente dalla "arroganza del primo venuto".

Altrimenti, di che cosa avrebbe ad essere "ritenuto responsabile" un "mercenario" che non si cura delle "anime"?

La questione della "cura delle anime" secondo me (potrò pure sbagliarmi), è come dire "indipendente" dal battesimo in acqua.

Chi "nasce di nuovo" infatti, dovrà essere battezzato, e non c'è nulla che lo impedisce, credo.
Sarà il "nato di nuovo" poi, che come dici tu, dovrà "avere senno", e farsi "curare dal medico" e imparare a "discernere", e in questo naturalmente, sarà lui stesso ad essere tenuto per responsabile, in quanto potrà "seguire il mercenario", oppure "fuggire da lui".

Questo almeno il mio pensiero, tenendo conto appunto, che l'Evangelo, che la Predicazione dell'Evangelo ha "potenza" in sè stessa.

Pace


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23/09/2010 17:47

Posso certo dire che il tuo ragionamento è sensato e che comunque Iddio sa farsi servire; riconosco che ognuno è responsabile del proprio operato e che Iddio è giusto.
C'è una cosa che è certa la Sua giustizia e la Sua misericordia, se non facesse così chi scamperebbe?
Comunque ritengo che per operare nel SUo nome occorre un mandato del cielo e non un titolo di studio.




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