Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Canti di
Lode e
Adorazione
(clicca nella foto)
  
La Vita di Cristo non è racchiusa in un pensare. E se invece di un pensiero tu portassi la Vita?
Canti di
Lode e
Adorazione2
(clicca nella foto)
  
 

Domenico34 – Il comportamento dell’uomo in conformità a quel che crede – Sommario, Presentazione, Introduzione. Capitoli 1-10

Ultimo Aggiornamento: 25/04/2012 00:54
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 1.112
Età: 90
Sesso: Maschile
05/04/2012 02:18

Capitolo 5




DANIELE E I SUOI TRE COMPAGNI




Il terzo anno del regno di Ioiachim re di Giuda, Nabucodonosor, re di Babilonia, marciò contro Gerusalemme e l’assediò.
Si continuerà il prossimo giorno…

Il Signore gli diede nelle mani Ioiachim, re di Giuda, e una parte degli arredi della casa di Dio. Nabucodonosor portò gli arredi nel paese di Scinear, nella casa del suo dio, e li mise nella casa del tesoro del suo dio.
Il re disse ad Aspenaz, capo dei suoi eunuchi, di condurgli dei figli d’Israele, di stirpe reale o di famiglie nobili.
Dovevano essere ragazzi senza difetti fisici, di bell’aspetto, dotati di ogni saggezza, istruiti e intelligenti, capaci di stare nel palazzo reale per apprendere la scrittura e la lingua dei Caldei.
Il re assegnò loro una razione giornaliera dei cibi della sua tavola e dei vini che egli beveva; e ordinò di istruirli per tre anni dopo i quali sarebbero passati al servizio del re.
Tra di loro c’erano dei figli di Giuda: Daniele, Anania, Misael e Azaria;
il capo degli eunuchi diede loro altri nomi: a Daniele pose nome Baltazzar; ad Anania, Sadrac; a Misael, Mesac e ad Azaria Abed-Nego.
Daniele prese in cuor suo la decisione di non contaminarsi con i cibi del re e con il vino che il re beveva; e chiese al capo degli eunuchi di non obbligarlo a contaminarsi;
Dio fece trovare a Daniele grazia e compassione presso il capo degli eunuchi.
Questi disse a Daniele: «Io temo il re, mio signore, che ha stabilito quello che dovete mangiare e bere; se egli vedesse le vostre facce più magre di quelle dei giovani della vostra stessa età, voi mettereste in pericolo la mia testa presso il re».
Allora Daniele disse al maggiordomo, al quale il capo degli eunuchi aveva affidato la cura di Daniele, di Anania, di Misael e di Azaria:
«Ti prego, metti i tuoi servi alla prova per dieci giorni; dacci da mangiare legumi e da bere acqua;
in seguito confronterai il nostro aspetto con quello dei giovani che mangiano i cibi del re e ti regolerai su ciò che dovrai fare».
Il maggiordomo accordò loro quanto domandavano e li mise alla prova per dieci giorni.
Alla fine dei dieci giorni, essi avevano miglior aspetto ed erano più prosperosi di tutti i giovani che avevano mangiato i cibi del re.
Così il maggiordomo portò via il cibo e il vino che erano loro destinati, e diede loro legumi.
A questi quattro giovani Dio diede di conoscere e comprendere ogni scrittura e ogni saggezza. Daniele aveva il dono di interpretare ogni specie di visioni e di sogni.
Giunto il momento della loro presentazione, il capo degli eunuchi condusse i giovani da Nabucodonosor.
Il re parlò con loro; ma fra tutti quei giovani non se ne trovò nessuno che fosse pari a Daniele, Anania, Misael e Azaria, i quali furono ammessi al servizio del re.
Su tutti i punti che richiedevano saggezza e intelletto, sui quali il re li interrogasse, li trovava dieci volte superiori a tutti i magi e astrologi che erano in tutto il suo regno.
Daniele continuò così fino al primo anno del re Ciro
(Daniele 1:1-21).

Nota introduttiva


Da Daniele, il nobile funzionario statale e profeta del Signore nello stesso tempo, abbiamo tanto da imparare, sia dal punto di vista umano relativamente per ciò che riguarda le responsabilità amministrative ad alto livello, e sia per quanto concerne la sua vita devozionale con Dio. Per quanto riguarda, la qualifica di profeta del Signore, anche se il libro che porta il suo nome, non gli attribuisce questo titolo, basta però rifarsi all’affermazione di Gesù, per riconoscerlo come un vero profeta del Signore.

«Quando dunque vedrete l’abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta in luogo santo (chi legge faccia attenzione!) (Matteo 24:15).

Lo scopo di questo capitolo, non è di parlare di Daniele come un profeta del Signore. Quest’aspetto dell’argomento, lo sorvoliamo; visto che non rientra in previsione di questo libro. Non prenderemo neanche in esame, la discussione che si è fatta, circa il riconoscimento e la posizione che gli Ebrei diedero al libro che porta il suo nome, nel canone Ebraico, dei libri sacri dell’Antico Testamento.

Lo scopo che ci proponiamo nel parlare di Daniele e dei suoi tre compagni, è quello di esaminare la loro vita, così come il libro ce li presenta, per vedere se il loro comportamento e il loro agire, erano in conformità a quello che credevano. Con questa premessa, esccludiamo ogni altra considerazione che non rientra nel tema del nostro libro. Per chi, invece, volesse approfondire la conoscenza sull’argomento riguardante la natura, lo stile dello scritto di Daniele, e come venne considerato da chi compilò il canone dei libri ispirati dell’Antico Testamento, possiamo rimandarlo alle varie introduzioni di diversi autori che hanno scritto sul libro di Daniele [Cfr. Norman W. Porteous, Antico Testamento, Daniele, pagg. 15-26; Gleason L. Archer, La parola del Signore, Vol. 1, pagg. 454-479; J. Dwight Pentecost, Investigate le Scritture, Antico Testamento, pagg. 1387-1391; Edward J. Young, Commentario Biblico, Vol. 2, pagg. 362-364].

Si continuerà il prossimo giorno…
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:15. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com