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Domenico34 - La prima moltiplicazione dei pani – Sommario, Prefazione, Introduzione. Capitoli 1-4

Ultimo Aggiornamento: 26/03/2012 00:07
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Sesso: Maschile
15/03/2012 00:32

Impariamo dal nostro Gesù Maestro ad agire come Lui agì, nel manifestare la nostra imparzialità con i fratelli e con tutti quelli che sono al di fuori di loro; ad essere umili con tutti e soprattutto ad amare, di quell’amore palpitante ed affettuoso, non con sole parole, ma con i fatti e in verità.

4. PARLAVA LORO DEL REGNO DI DIO


A differenza di Marco che afferma che Gesù prese ad insegnare loro molte cose, rimanendo così nel vago e nel generico, Luca, preferisce specificare che si trattava del “regno di Dio”. Il tema del regno di Dio, non è per Gesù un argomento occasionale e marginale, è il soggetto principale su cui si basano i suoi insegnamenti e la sua predicazione, fin dall’inizio del suo pubblico ministero. Questo tema ricorre spesse volte nella bocca di Gesù; e, a dire il vero, tutto quello che fece, nel sanare le varie infermità, nel parlare in parabole e nel liberare i posseduti dai demoni, mirava essenzialmente a proclamare il regno di Dio.

Talmente era primario il tema del regno di Dio che Gesù trattò durante tutto l’arco della sua missione in mezzo agli uomini, non solo da costituirne un pilastro portante del suo mandato, ma rappresentava essenzialmente il punto focale sul quale attirava l’attenzione di quanti lo ascoltavano e nello stesso tempo faceva comprender loro, che cosa era veramente il regno di Dio.

L’importanza che Luca dà al regno di Dio, parlandone frequentemente, in se stesso è un elemento significativo. Basta ricordare che delle 62 volte che viene nominato nel N.T. (ci riferiamo alla sola frase “regno di Dio”), 32 volte viene ripetuta nel suo evangelo. Questo dato statistico, non ha bisogno di un particolare commento, si commenta da solo. Per valutare tutta la portata che ha il “regno di Dio”, nel ministero di Gesù, e il suo significato e la sua importanza, si dovrebbero passare in rassegna tutti i testi, del N.T. principalmente, quelli che trattano questo tema.

Ovviamente, una simile trattazione, oltre a richiedere molto spazio, eluderebbe da questo lavoro, anche se nella parte della narrazione evangelica che Luca fa a proposito della prima moltiplicazione dei pani, parli specificatamente del regno di Dio. Quello che qui vogliamo dire, con poche parole, è questo: anche se Luca afferma che Gesù trattò il tema del regno di Dio, con quella folla in quel giorno, Egli non lo fece sotto forma di un rigido “insegnamento”, ma “parlava loro”. Questo principalmente per far capire che Gesù, volle assumere un atteggiamento piuttosto amichevole, anziché mantenere una certa distanza con quelle persone.

5. GESÙ GUARÌÌ QUELLI CHE AVEVANO BISOGNO DI ESSERE GUARITI

Avendo considerato il particolare dell’"accoglienza" che Gesù fece alla folla, ora ci accingiamo a considerare l’altro che riguarda: E guariva chi aveva bisogno di guarigione. Anche se Matteo fa riferimento agli infermi che Gesù guarì tra la folla, la precisazione che fa Luca chi aveva bisogno, non è certamente casuale e priva di significato.

Da Marco abbiamo appreso che Gesù insegnò molte cose. Nel capitolo II di questo libro, a proposito dell’insegnamento, abbiamo scritto che: “L’istruzione prepara la mente per conoscere, il cuore per ricevere e la vita per esperimentare”. Con l’esame della guarigione, secondo il resoconto di Luca, entriamo nel campo dell’esperienza, per ciò che riguarda il corpo, dato che è certissimo che Gesù in quel giorno guarì malattie fisiche.

Un atto spontaneo

La prima constatazione che va subito fatta, è a proposito del fatto che, dal racconto evangelico, non risulti un minimo accenno che qualcuno della folla o del gruppo dei discepoli di Gesù, ha fatto specifica richiesta di guarire gli infermi. Quando si pensa a quello che si legge nella Bibbia:

Chiedete e vi sarà dato (Matteo 7:7); tutte le cose che domandate pregando, credete di riceverle e le otterrete (Marco 11:24); le vostre richiesta siano rese note a Dio mediante la preghiera (Filippesi 4:6), ecc.

Non è sbagliato concludere che sia necessario avanzare la richiesta ai fini di ottenere una cosa. Qui, naturalmente, ci troviamo davanti ad un caso particolare, che senza che ci fosse stata una richiesta specifica da parte di qualcuno, Gesù fece guarigioni.

Tenendo presente quello che disse Marco, Gesù nel vedere quella folla, li vide come pecore senza pastore e in conseguenza del suo vedere, li istruì intorno a molte cose e parlò loro del regno di Dio. Indubbiamente, questo particolare vedere di Gesù, mirava a mettere in evidenza il bisogno spirituale di quelle persone, ma nello stesso tempo non ignorava quello fisico. Il fatto che Gesù guarisca gli infermi, è una prova che Egli vide in quella stessa folla i mali corporali che affliggeva quei corpi ammalati.

Quindi, la sua stessa compassione che lo spinse ad interessarsi per la parte spirituale, ora si interessa per quello corporale. È quindi, un atto spontaneo che Gesù compie in favore di quelle persone ammalate.

I miracoli di guarigioni, a proposito del ministero di Gesù

Si continuerà il prossimo giorno...
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